26 febbraio 2010

I fiori rendono felici!

Voglio mostrarvi questi splendidi iris rosa e gialli che hanno riempito casa di una calda luce primaverile.


Pare che gli iris si chiamino così perchè ricordano i colori e le sfumature dell'arcobaleno, prendendo il nome da Iride, la messaggera degli Dei che, servendosi dell'arcobaleno come ponte, permetteva che ci fosse dialogo tra la terra e l'Olimpo.

e ringrazio tanto il marito che me li ha portati!!

Riporto di seguito, per chi non lo avesse ancora letto, un brano che sta girando in rete:


"Il capo del governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Ma un popolo onesto non lo avrebbe mai posto a capo del governo.
Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini?
Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto.
Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto.
Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei.
Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt’al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po’ ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente a causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio di italiano.
Ammiratore della forza, venale, corruttibile, e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare."

da Elsa Morante. Lo scritto, del 1° maggio 1945, è in Pagine autobiografiche postume, pubblicate in “Paragone Letteratura” e si riferisce a Mussolini.

4 commenti:

Finello ha detto...

E' vero che portano felicità, rallegrano lo spirito e rendono anche la casa un luogo più bello.

Bellissime le foto, brava Elena.

Il testo di Elsa Morante l'avevo già letto e ho pensato subito a S.B., che triste Italia.

Anonimo ha detto...

Davvero belli i fiori, vero anticipo di primavera, e bravo "finello" che tira su il morale a "melenella" in modo così galante!!
Anche perchè poi ci sono cose come lo scritto di Elsa Morante che ci riportano il morale sotto i piedi.
Baci mamma.

Elisa ha detto...

Contiamo i giorni, non manca poi cosi' tanto alla primavera...
e questi fiori sono davvero belli!!
Elisa

Luz ha detto...

W gli iris e chi te li ha regalati! Si vede che sei una donna molto importante per chi sa amarti.
Lo scritto di Elsa Morante è impressionante per la sua attualità e somiglianza al nostro beneamato presidente del consiglio. Mi sento un veleno dentro che nemmeno il patchwork saprà fare da antidoto!
Un abbraccio forte.